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Mostra collettiva di pittura dedicata a Enrico Berlinguer

EBerlinguer sguardi artistiNel 2012 la Fondazione Cento Fiori e la Fondazione 2000 di Bologna, coordinate dalla giornalista Graziella Falconi, hanno promosso una mostra di pittura dedicata a Enrico Berlinguer.
In quell'anno le esposizioni furono presso la Festa Democratica Provinciale di Savona e alla Festa Provinciale de l'Unità di Bologna.

Nell'anno in corso in occasione del 30° Anniversario della morte di Enrico Berlinguer, con la promozione dal Gruppo PD della Camera dei Deputati, la Mostra, integrata da Opere di Artisti di fama nazionale, è stata ospitata dal 2 al 25 giugno nel complesso di Vicolo Valdina, alla Camera dei Deputati.
La presentazione è stata della curatrice Silvia Pegoraro e del Presidente del Gruppo PD, Roberto Speranza, alla presenza della Presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini.
Tre sono gli artisti savonesi che hanno partecipato con le loro opere: Giacomo Lusso, Carlo Sipsz e Giampaolo Parini.
Dopo Roma, la mostra sarà esposta prima a Pescara e successivamente a Modena.

Dipingi una canzone

dipingiLA FELICITA’ COSTA UN GETTONE
Seconda metà degli Anni Cinquanta.
Modugno con “Volare” terremota Sanremo e la canzone melodica; arriva dall’America sulle onde della radio il Rock and Roll, l’URSS conquista lo spazio con lo Sputnik, il caro, vecchio 78 giri va in pensione.
Con la timida ripresa economica si acquistano i primi giradischi e con questi si organizzano “feste” in casa, nei mitici “lenti” “L’Edera” di Nilla Pizzi è sostituita da “Only You” dei Platters; la televisione non è ancora alla portata delle famiglie operaie e allora al giovedì tutti al bar o in affollatissime case dei pochi amici fortunati per vedere estasiati “Lascia o Raddoppia”.
Con l’inizio degli Anni Sessanta, Celentano lancia “Ventiquattromila baci”, Gagarin è il primo cosmonauta, Tony Dallara con “Come Prima” diventa il Platters nostrano, Castro libera Cuba dal dittatore Batista, si mettono in evidenza i primi “urlatori”, impazza Carosone.
Sull’onda dei Beatles, nascono i primi gruppi italiani, si afferma la scuola genovese dei cantautori che rivoluzionerà in modo permanente la canzone italiana.
A Genova operai e magliette a strisce mettono in fuga i gerarchi del M.S.I., la “Cinquecento” è un sogno che si sta avverando.
Nasce il mangiadischi, magico strumento portatile a pila, gli Americani invadono l’Indocina e cresce la “Generazione Vietnam”, anni dopo saranno i Russi ad invadere Praga.
Nel nostro zoo musicale Mina è la Tigre di Cremona, Milva la Pantera di Goro, la Zanicchi l’Aquila di Ligonchio.
Nei bar e sulle rotonde degli stabilimenti balneari il posto d’onore è conquistato in modo permanente dal juke-box, straordinaria colonna sonora di intere generazioni.
Fred Bongusto sussurra “Frida” e “Una rotonda sul mare”.
Buscaglione spara “Noi duri” e “Eri piccola”, Patty Pravo impazza al Piper con “Ragazzo triste”, Celentano urla “La felicità costa un gettone per i Ragazzi del juke-box …”.
Guccini, Pietrangeli, Nomadi lanciano il filone della canzone sociale e di protesta, sull’onda del maggio francese soffia anche in Italia una ventata di aria pulita … (quanto ce ne sarebbe bisogno oggi!!)

É a quegli anni, belli perché parte della nostra giovinezza, che abbiamo voluto rendere un piccolo, originale omaggio, chiedendo a sei artisti “Ve la sentite di dipingere una canzone?”
Se la sono sentita. Alla grande!

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